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La dieta Mima Digiuno fa davvero bene?

di dott.ssa Eleonora Policicchio

Superato il pregiudizio di una dieta che contiene la parola “digiuno” cerchiamo di capire quanto c’è di buono in un protocollo, che oltre alla questione estetica relativa alla perdita di peso, è incentrato su alcuni effetti benefici per l’organismo.

La dieta è diventata nota recentemente per il servizio televisivo delle Iene (Guarda il video) in cui viene intervistato il prof. Valter Longo, ricercatore italiano trapiantato negli USA dove, ha condotto e conduce, gli studi e gli esperimenti seguiti dalle molteplici pubblicazioni scientifiche, che lo hanno portato alla definizione della dieta Mima Digiuno anche detta dieta della longevità.

Si parla di longevità perché è una dieta con una forte restrizione calorica, che spinge l’organismo a promuovere il rinnovamento cellulare, facendo pulizia di cellule malate e contribuendo anche a combattere l’invecchiamento.

Lo schema dietetico è strutturato su 5 giorni, né più e né meno, le evidenze scientifiche sono riportate su quei 5 giorni. Il primo giorno l’apporto calorico è di 1000 kcal (suddivise in 34% di carboidrati, 56% di grassi e 10% di proteine), dal secondo al quinto giorno l’introito calorico si riduce a 750 kcal (47% di carboidrati, 44% di grassi e 9% di proteine) di cui segue lo schema di esempio giornaliero: 400 g di zucchine, 300 g di cappuccio rosso, 300 g di carota, 250 g di cipolla, 20g di olio extra vergine d’oliva e 20 g di noci.

Le regole della dieta Mima Digiuno:

- Consumare prevalentemente proteine di origine vegetale a discapito di quelle animali provenienti dalla carne e dai formaggi;

- Verificare di essere idonei. Per alcuni individui può risultare pericolosa (per esempio diabetici insulino dipendenti), soggetti privi di consenso del medico, malati di anoressia, chi è in sottopeso, soggetti in accrescimento (la fascia d'età più idonea è tra i 20 e i 70 anni).


Evidenze benefiche, tratte da uno studio effettuato sui topi, nella Sclerosi Multipla:

Ogni ciclo di dieta mima digiuno è stato in grado di distruggere una componente autoimmune nociva, sostituendola con una fisiologica. Sul 50% dei topi trattati si è osservata una forte diminuzione dei sintomi della sclerosi multipla e nel 20% una regressione completa di questi sintomi [1].

Effetti sul grasso viscerale, tratto da uno studio effettuato sui topi:

Sono state somministrate le stesse calorie (in maniera differente) per 30 giorni a due gruppi di topi:
Il Gruppo 1 ha ricevuto per 30 giorni le stesse calorie.
Il Gruppo 2 ha ricevuto più calorie del Gruppo1 per 25 giorni, seguiti da 5 giorni di dieta mima digiuno, per un totale di calorie pari a quelle del Gruppo 1.

I risultati sono stati [2]:
Riduzione del grasso viscerale.
Preservazione della massa muscolare.
Riduzione degli errori nei test cognitivi.

Gli aspetti negativi della dieta mima digiuno sono quelli che si ottengono in seguito a un digiuno prolungato quali debolezza, senso della fame, crampi allo stomaco. Il prof Longo ne ha fatto un brevetto ed ha affidato ad un’azienda (L-Nutra) la vendita di un kit acquistabile online della dieta. Per ottenere il kit a casa occorre contattare l’azienda e mettersi nella lunga lista d’attesa per ricevere il pacco, pagando circa 150 euro. Nel pacco saranno presenti prodotti liofilizzati, crackers, snack, olive, zuppe pronte, ecc.

Gli effetti benefici del digiuno sul corpo umano sono noti in letteratura già per alcune patologie quali ad esempio l’epilessia, alcune malattie autoimmuni e alcuni tipi di tumore. Ma effetti benefici o no è opportuno non improvvisare mai improbabili digiuni ed affidarsi sempre ad un professionista se ci si vuole avvicinare a questo tipo di approccio alimentare.


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